Libero Meledina

Libero Meledina (Genova 1918– Sassari 1995). Dopo la sua nascita la famiglia si traferisce a Sassari. Meledina frequenta l’Istituto d’Arte di Sassari e ebbe come maestri i grandi artisti del Novecento sardo come Filippo Figari, Stanis Dessy e Eugenio Tavolara, che al tempo erano impegnati nell’attività didattica dell’Istituto. Meledina frequenta in seguito l’istituto superiore d’arte di Monza, all’accademia di Brena a Milano, dove ebbe come illustri maestri, solo per citarne alcuni, Arturo Martini e Marino Mariani. Dopo queste esperienze di studio, rientra a Sassari.
La sua passione per l’arte lo porta fin da giovane a seguire studi artistici, infatti la prima produzione significativa la troviamo gia dagli anni trenta. Dagli anni cinquanta però la sua personale ricerca artistica inizia a caratterizzarsi in modo inconfondibile. Sono gli anni della sperimentazione artistica, gli anni in cui aderisce e prende coscienza di ideologie che influenzeranno anche il suo percorso artistico. Le tematiche riguardano il sociale, segue il pensiero filosofico e politico di Gramsci, lo condivide con la sua arte. I temi di questi anni sono appunto, temi sociali come per esempio quello della disoccupazione. La sua pittura è sicuramente rappresentativa del tempo, caratterizzato da una società che si vota all’industrializzazione, dove l’uomo si stacca dalle radici. In vista di ciò tante tele riporteranno i temi del lavoro campestre in contrapposizione ai movimenti delle città, ormai confusi e sottomessi alle industrie. Un tema fondamentale e ricorrente nella sua produzione artistica è quello delle raccoglitrici di olive, ne produsse di fatto un numero elevatissimo. L’Opera del Museo di Atzara rappresenta un Paesaggio sassarese, uno scorcio nel quale, grazie ad alcuni elementi caratterizzanti possiamo riconoscere la cittadina stessa. Libero Meledina è considerato il capostipite del realismo sardo, le sue opere sono scorci del momento presente, reale, contraddistinto da profonde trasformazioni culturali, sociali ed economiche.

Alcune manifestazioni a cui partecipa:
1950 Triennale di Milano
1952 Biennale di Venezia
1954 Biennale di Venezia
1954 Collettiva dei pittori sardi a Venezia
1959 mostra nazionale F.P. Michetti a Francavilla a Mare (CH);
1960 Mostra della Resistenza Italiana a Bologna;

Alcune delle molteplici mostre personali:
1972 – Mostra personale a Roma
1972 – Mostra personale a Oristano
1972 – Mostra personale a Macomer
1972 – Mostra personale a Nuoro Galleria “L’Indice”
1972 – Rassegna dei Pittori Italiani Contemporanei a Genova Galleria “La Contemporanea”
1972 – Mostra personale a Milano Galleria “Dagrada”

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