Orario: 9.30 - 17.30
Piermario Laddomata (Sassari, 1955) opera nell’ambiente artistico da circa 40 anni. Ha frequentato l’istituto d’arte di Sassari formandosi alla scuola di una rigorosa tradizione figurativa e mettendo subito in luce una spiccata capacità pittorica e compositiva. Ha esordito giovanissimo sulla scena artistica isolana e si è subito imposto all’attenzione del mercato e del mondo dei collezionisti. Ha conseguito numerosi premi e riconoscimenti in importanti rassegne regionali e nazionali. Nell’ultimo decennio la figurazione di Laddomata, si è evoluta in una ricerca timbrica e materica cromatica di grande suggestione e forza espressiva, che ha ottenuto vasti consensi nell’ambiente dell’arte. Con queste opere ha sviluppato un linguaggio pittorico ed estetico di raffinata potenza evocativa e immaginifica, i cui ritmi sono modulati da intense e preziose vibrazioni luministiche.
A partire dagli anni ottanta si fa portavoce di un figurativo visionario, come scrive Mariolina Cosseddu nel 2011, scegliendo un linguaggio allusivamente ammiccante, fatto di esplosioni cromatiche che condensano materia gassosa e svaporano in rarefatte nebulose. La mobilità delle sue composizioni, ottenute da velature sopvrapposte, genera una sorta di residuo figurale nella assoluta polverizzazione dell’immagine. Come se una precedente narrazione avesse trovato in quegli spazi accortamente negati da una luminosità in cui tutto si dissolve. In realtà l’ambiguità visiva, è solo la conseguenza di una modalità esecutiva, che, vicina all’informale materico, vira in direzione intimista e spirituale. Vale a dire che dopo aver sondato le capacità estetiche e costruttive della pittura materica e gestuale, come nei bassorilievi della fine degli anni Sessanta, Piermario Laddomata attua una scelta di campo in cui l’astrazione colore-luce diventa accessibile solo alle sensazioni interiori. Nella corrosione della materia che precipita nel nulla si disperdono il tempo e lo spazio, ridotti come afferma l’artista stesso, a sole essenze, tracce, di quella tensione mistica che appare ormai l’unica cosa che resta nell’illusione del tutto.
L’opera in collezione dell’artista sassarese, dal titolo Dedicazione rappresenta una esemplare elaborazione pittorica che contemplando luci e ombre, ha immortalato su tela, un importante momento storico della vita religiosa della comunità.