Michele Pisapia

Michelle Pisapia (Toronto, 1961) risiede dal 1980 nell’isola dove vive e lavora stabilmente. Si avvicina al mondo dell’arte tardivamente con risultati notevoli. I suoi quadri sono prevalentemente ad acquerello, spesso associato alla china, ma non mancano alcuni lavori a olio e acrilico. Predilige l’arte astratta e scompositiva con un sapiente utilizzo dei colori. Con Michelle Pisapia, il museo Ortiz ha aperto le porte all’arte contemporanea e, principalmente, agli artisti di nuova generazione capaci di esprimere idee e linguaggi figurativi innovativi. Fonte principale di ispirazione è la natura, il mare e la terra e tutte le bellezze che questa offre. Vivere in Sardegna – dice l’artista – è una fortuna, ovunque ti giri sei circondato da colori stupendi. Pisapia nei suoi lavori conferisce un senso etereo quasi magico. La musica è altra fonte di ispirazione che le libera la mente quando dipinge. Tra i grandi artisti del passato Mirò, Klee, Monet, Picasso e Rothko, sono alcuni nomi eccellenti ai quali si ispira nelle sue composizioni pittoriche.
L’artista sardo-canadese Michelle Pisapia pur non essendo del tutto sarda nelle sue origini, manifesta nelle sue opere forti elementi identitari della nostra isola.
L’opera realizzata per il museo da Pisapia è un acquerello che rappresenta una “Scomposizione astratta del costume di Atzara”: un omaggio al grande pittore Ortiz il quale – con la memorabile opera raffigurante la “La festa della confraternita di Atzara” conservato al “Museo de San Telmo” di San Sebastian in Spagna – aveva rappresentato magistralmente il costume in tutta la sua esplosione di colori, ricami e raffinatezza.
In quest’opera, Pisapia riprende ed esalta i colori e ricami del costume locale percorrendo, nonostante l’astrazione, una nuova via identitaria della sardità artistica.

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